Sono Domenico, Mimmo mi dicono in quella terra chiamata Calabria, vivo da 30 anni vicino Firenze e da un po’ con due figlie e mia moglie. Tre donne che ti fanno pensare femminile. Ho una Laurea in Filosofia (Antropologia filosofica) e un post laurea psicologico, faccio il progettista e formatore, esperto in gestione di progetti e con esperienza di 20 anni nell’orientamento metodo rogersiano: sono un social designer and social manager, direbbero gli americani.
In poche righe forse si vede il germe della biodiversità: sono un uomo europeo nato nel sud e che vive in nell’ombelico culturale Toscano, sono un’addizione, io “vivo per addizione” e sono somma di molte cose, potrei fare una lista infinita e noiosa. L’identità la reputo bella solo se multiforme, spesso penso che le diversità siano le cose belle che abbiamo dentro e fuori di noi. Amo i riti di passaggio che in un momento ci fanno cambiare e trasformare, ma purtroppo non sempre è così e allora le varie addizioni che portiamo addosso (geografiche, morali, dell’anima, fisiche, estetiche), allora sì che ci salvano. Poi qualche mese fa ho avuto l’addizione più netta: la mia prima vita è finita e dopo la malattia ho iniziato una seconda vita, più lenta, dolce , gentile (ok, slow direbbero in inglese con una parolina): vita uno + vita due, ho visto il baratro umano e ora con questo “+” tutto mi pare più bello e saporito, come il pane caldo e salato quando scioglie la cioccolata amara…
Domenico Medea, formatore e orientatore