Le PianTe il nOstrO paese di orIginE

Bernardo di Chiaravalle, abate e teologo, diceva: “troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno cose che non si possono imparare da alcun maestro”. Segnalava la presenza di una università degli alberi sempre aperta e accessibile che possiamo frequentare per imparare e migliorarci. Questa consapevolezza nel tempo si è smarrita, anche perché ci ritroviamo sempre più ad abitare in grigie città. Oggi è importante recuperarla. Frequentare boschi e foreste, calpestare l’erba e la terra, toccare le foglie, il legno, la roccia, entrare in relazione profonda con le piante e riconoscere la sostanziale identità della vita che ci anima. Farsi ponte con una dimensione, quella vegetale, in cui la fretta non esiste e non ha senso. E aiutarci a ricordare che anche noi abitiamo quella dimensione e che i nostri affanni sono spesso inutili, eccessivi.

(…)

Cosa possiamo fare noi, noi che educhiamo, che insegnamo? Restituire questa diversa visione del mondo vegetale. Insegnare alle persone ad accorgersi delle piante. Accorgersi delle piante significa moltiplicare le nostre possibilità di sentirci in relazione perché quando usciamo di casa abbiamo molte più probabilità di incontrare una pianta che un animale. Allora se ci accorgiamo delle piante non saremo mai più soli. Pensiamo che meraviglia, che soluzione al grande problema della solitudine.

 

Se le piante sono il nostro paese di origine. Educarsi oggi a una relazione profonda con il mondo vegetale

Intervista a Alessandra Viola su ANIMAZIONE SOCIALE n.376/num. 8/2024

Condividi

Altri interventi