Due operette intime diventate voce
e emozione collettiva per ispirare riflessioni e prese di posizione.
Le prime pubblicazioni di questa sezione raccontano due storie diverse ma strettamente collegate all’autore dei testi. I protagonisti delle storie, Marcos e Massimo, sono deceduti negli stessi giorni dello stesso anno (2008) e hanno lasciato insolute molte questioni riguardanti l’accudimento e la cura di persone disabili. “Mio fratello non è figlio unico” restituisce il calore di una serata in piazza a Mercatale alimentata dal ricordo di Massimo, amico fedele di molti dei presenti. Massimo è mio fratello, il motore di questa avventura istituzionale, sociale e politica denominata Fondazione Macinaia.
“E io, dov’ero?“racconta la tristissima e incredibile vicenda umana di Marcos, giovane brasiliano immigrato a Signa, utente del centro diurno il Faro di Scandicci. Il testo è stato presentato in forma teatrale in Arena a San Casciano VP e al Teatro Studio di Scandicci e ha ottenuto un riconoscimento in Palazzo Vecchio a Firenze nell’ambito del Premio Tiziano Terzani.
Due operette intime diventate voce edemozione collettiva per ispirare riflessioni e prese di posizione.
I commenti di alcuni spettatori, contenuti nei libretti, aiutano a entrare nel clima di questi eventi pubblici.
